Tre cucchiai d’olio extravergine d’oliva al giorno tolgono il colesterolo di torno. «Diversi studi scientifici hanno confermato che, grazie ai suoi acidi grassi monoinsaturi, l’extravergine permette una riduzione del colesterolo Ldl (quello cattivo) e un aumento di quello buono (Hdl), primo ricercatore all’Istituto nazionale di ricerca sugli alimenti e la nutrizione (Inran).
Ma ecco le domande più frequenti sul condimento principe della dieta mediterranea, tratte dal sito sapermangiare.mobi, a cura dell’Inran.
Quanto olio consumare al giorno?
Tre cucchiai, al posto di altri condimenti, sono raccomandati in una dieta sana ed equilibrata: uno lo si può usare per condire la pasta, gli altri per i secondi e le due porzioni di verdura consigliate al giorno dall’Inran. Per livelli di dispendio energetico maggiore (con un fabbisogno quotidiano di 2.600 chilocalorie e oltre) sono consentiti quattro cucchiai. Attenzione: l’olio non è un farmaco e se consumato in eccesso fa aumentare anziché diminuire la colesterolemia.

A crudo o in cottura?

Meglio, quando possibile, aggiungere l’olio a crudo. Ma va detto che l’extravergine non è dannoso nelle pietanze cucinate. Per la sua alta percentuale di acido oleico, l’olio d’oliva ha un elevato punto di fumo, è stabile alle alte temperature: il connubio tra resistenza al calore e contenuto di antiossidanti lo rende ottimo anche per la cottura.

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