La buona notizia arriva da un largo studio prospettico (un tipo di studio che prevede di fotografare la situazione al momento iniziale per seguirne l’evoluzione nel tempo) che suggerisce come l’olio extravergine di oliva possa ridurre i tassi di morte per malattie cardiovascolari.

Pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, e condotto dai ricercatori spagnoli del  Catalan Institute of Oncology (ICO-IDIBELL) di Barcellona, questo studio mette in evidenza come una dieta che preveda il consumo di un cucchiaio di olio d’oliva possa ridurre malattie cardiache e morti correlate.

Le conclusioni sono state tratte dopo aver analizzato i dati riferiti alla dieta seguita fa quasi 41mila europei che sono stati seguiti per 20 anni dall’European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition.

Sebbene i risultati non mostrino evidenze significative nella riduzione dei tassi di cancro, le mostrano per quanto riguarda le morti per malattie cardiache, a conferma delle proprietà benefiche sulla salute del cuore da parte di questo ingrediente principe della dieta mediterranea.
L’olio extravergine di oliva, ritengono i ricercatori, può ridurre il rischio di coaguli nel sangue e, grazie alle proprietà dei grassi monoinsaturi e i polifenoli, ridurre l’infiammazione dell’organismo.
La dottoressa Genevieve Buckland e colleghi hanno studiato i dati relativi alle abitudini alimentari di 40.622 uomini e donne di età compresa tra i 29 e i 69 anni. Hanno poi seguito il percorso dei dati per oltre 13 anni, in modo da analizzare l’effetto che poteva avere l’olio d’oliva sui tassi di mortalità. Durante il periodo di osservazione si sono verificati 1915 decessi, di cui 956 per cancro, 416 per malattie cardiache e 417 per altre cause.

Analizzando la connessione morte/causa, si è scoperto che tra i consumatori di olio d’oliva i tassi di morte per le diverse cause in generale scendeva del 26 percento; nel caso invece di morte per malattie cardiache il tasso scendeva al 44 percento quando le persone assumevano circa due cucchiai al giorno (29 grammi) di olio d’oliva.
«L’olio extrevargine di oliva è stato associato a un ridotto rischio di mortalità complessiva e una riduzione rilevante della mortalità per malattie cardiovascolari in questa ampia coorte del Mediterraneo. Ciò fornisce ulteriori prove sugli effetti benefici di uno dei principali componenti dieta mediterranea», concludono gli autori dello studio.

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