Quello di cui si parla in questo articolo è forse uno dei dilemmi a cui noi frantoiani e produttori non siamo stati mai capaci di dare una risposta.
Io, ho voluto identificarlo con i “15 euro”.
E’ questo il prezzo che ci fa riflettere sulla bottiglia da scegliere su uno scaffale, magari per un pranzo o una cena speciali.
Si prende tra le mani, si ammira la grafica, si vede dove, quando e da chi è stata prodotta e poi si sceglie se metterla nel carrello o riporla al proprio posto.
Niente di strano sino a qui, perchè sicuramente si sta parlando di vino.
Ora provate a cambiare il soggetto da (vino ad olio EVO) al periodo precedente e rileggete le medesime parole.
Vi farà sicuramente un altro effetto, ma vi siete mai chiesti il perchè?
L’olio EVO, quello di qualità (al pari di una bottiglia di buon vino), dovete sapere che è un lusso che possiamo permetterci.
Se 15 euro vi sembrano eccessivi per una bottiglia da 1/2 litro di olio EVO, considerate anche su quante preparazioni potrete andare a versarlo prima di finirla; costerebbe meno di un caffè al bar.
Certo, rispetto alle grandi distribuzioni in cui si trovano prodotti con la stessa classificazione a 3/4€ al litro il confronto non regge, ma regge invece su tutta la linea quando si parla di salute, di bontà, di esperienze e di goduria per il palato.
Avete mai provato a fare un “percorso” in una serata speciale?
Così come con il vino in cui si sceglie una bollicina per iniziare e poi magari un bianco per proseguire, allo stesso modo l’olio EVO correttamente scelto potrebbe accompagnare ed allietare tutta la serata.
Si potrebbe iniziare con un paio di assaggi con dei pani particolari, quali quello ai cereali o il pane nero di Castelvetrano a cui abbinare oli agrumati come una Biancolilla oppure oli dai sentori erbacei come una Cerasuola.
Si potrebbe poi continuare con le altre portate mettendo a tavola altre tre proposte diverse quali una coratina Pugliese, una nocellara Etnea ed una Casaliva del Garda e divertirsi ad assaggiare le stesse pietanze con oli diversi per capire proprio l’effetto che ogni olio può donare ad ogni piatto, insomma, un viaggio a tavola.
Chiudo questo articolo dicendo che forse a buona parte dei consumatori manca la cultura sulla materia quando si parla di olio extravergine di oliva e, complice anche le poche “barriere” da parte del ministero delle politiche agricole, molto spesso quelli che ci ritroviamo davanti ai nostri occhi sugli scaffali e conseguentemente sulle nostre tavole non sono oli EVO che meriterebbero di esserci.
Oggi fortunatamente qualcosa si sta muovendo.
Tanti sono i cultori dell’olio e altrettante le guide da poter comprare per iniziare un percorso che potrebbe stravolgere il nostro modo di vedere l’olio extravergine di oliva.
Si deve superare questo scoglio, si può guardare oltre il semplice prezzo “conveniente” e scegliere la qualità.
Provateci!
Vito Giacalone